Descrizione
La meccanica della leggerezza
La multiforme carriera del virtuoso dell’architettura
“La gamma di edifici progettati da Renzo Piano è sbalorditiva per la sua portata e completa in termini di varietà di materiali, forme e scala. Si tratta a tutti gli effetti di un architetto le cui caratteristiche rappresentano l’intera varietà di questo secolo e del precedente” recitava la descrizione di Renzo Piano fatta dalla giuria del Pritzker Prize quando gli conferì il prestigioso premio nel 1998. Laddove alcuni architetti hanno uno stile sempre riconoscibile, Piano si distingue per un approccio che semplicemente cerca di applicare un set coerente di idee a nuovi progetti in modi straordinariamente diversi.
“Una delle meraviglie dell’architettura è che ogni volta è come la vita che prende forma da capo” dice lui. “Come un regista che dirige prima una storia d’amore, poi un western o un giallo, a ogni progetto l’architetto si trova di fronte a un mondo nuovo”. Questo spiega perché sia necessario più di uno sguardo superficiale per riconoscere l’impronta di Piano in progetti tanto diversi quali il Centro Pompidou a Parigi, l’Aeroporto del Kansai a Osaka, Giappone, il Centro culturale Jean-Marie Tjibaou a Nouméa, Nuova Caledonia, il Centro Paul Klee a Berna, Svizzera, il New York Times Building a New York, e lo Shard a Londra, il grattacielo più alto di tutta l’Unione Europea.
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