Descrizione
E’ ampiamente noto che del patrimonio artistico di pertinenza ecclesiastica non si abbia ancora una esatta conoscenza e dal lato quantitativo e dal lato qualitativo, per cui si è andata sempre più imponendo la necessità di utilizzare tutte le occasioni per promuovere ricognizioni territoriali sistematiche, finalizzate alla realizzazione di una prima schedatura inventariale, che raccolga i dati conoscitivi di base, lasciando ad un secondo momento l’ulteriore studio e approfondimento.
I dati emersi dall’inventariazione, che dovranno comunque essere sottoposti ad ulteriori indagini e arrichiti di nuovi supporti storico-documentari, in quanto riferibili ad un’area geografica, sulla cui storia artistica non sono mancati contributi settoriali e di respiro storiografico, si prestano già ora a qualche considerazione d’ordine storico-critico.
Parte, sia pure non rilevante, della ben più vasta area geografica che a partire dal ‘500 fu costituita amministrativamente in Provincia di Terra d’Otranto, i dodici insediamenti e tre frazioni, che sono stati oggetto della ricognizione sistematica, concorsero sicuramente anch’essi al definirsi di quella peculiarità, dipendente, come è stato detto, dal «rapporto uomo ambiente come relazione politica e non deterministica», che avrebbe segnato il lungo corso della storia dell’intera provincia, fino a far nascere la convinzione che si fosse andata costituendo una unità regionale con una propria identità culturale.
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