Descrizione
Il primo giorno di Michelangelo a Roma, nel giugno del 1496, il cardinale Raffaele Riario gli chiese se poteva creare “qualcosa di bello” in competizione con l’antico. Lo scultore ventunenne rispose a questa sfida unica con la statua di Bacco ora al museo del Bargello. Questa statua, così come il Cupido dormiente che per primo portò Michelangelo all’attenzione di Riario, sono state a lungo avvolte nel mistero, e il Bacco e il suo mecenate hanno sofferto a lungo di censura critica.Attraverso un’analisi completa di fonti trascurate e inedite, questo studio getta nuova luce sul Cupido dormiente, sul Bacco e su un periodo affascinante nella storia della Roma rinascimentale in cui le carriere di Riario, Galli e Michelangelo erano strettamente intrecciate. Considera l’ascesa della dinastia Riario a partire dall’elezione di Papa Sisto IV nel 1471, la collaborazione di Riario con Jacopo Galli nella ricostruzione del palazzo ora noto come Palazzo della Cancelleria, il tentativo di vendita del Cupido dormiente di Michelangelo a Roma come antichità , il patrocinio di Riario del Bacco e l’ esposizione del Bacco nella casa dei Galli fino alla sua vendita ai Medici nel 1572. Adottando una prospettiva ampia e interdisciplinare, offre una rivalutazione fondamentale della carriera del cardinale Riario come mecenate, del ruolo di Jacopo Galli come intermediario sia per Riario che per Michelangelo e della collaborazione di Michelangelo con Riario e Galli.
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