Descrizione
Alcuni anni fa lo studio delle armi e delle armature del subcontinente raggiunse un altopiano in cui si sapeva abbastanza da consentire ai curatori e ai collezionisti un velo di autorità quando si scriveva e si parlava dell’argomento. Questo libro mostra quanto fosse sottile quell’impiallacciatura. Per ragioni politiche e più recenti commerciali, la storia culturale del subcontinente è stata ampiamente espressa attraverso l’esperienza Mughal dell’India. Mentre è vero che i Mughal musulmani dominavano l’India, l’impero che governavano era prevalentemente indù. Questo libro rivendica il contributo indù alla cultura militare del periodo Mughal. I Rajput erano strettamente allineati ai Mughal dal regno di Akbar nel XVI secolo, ma mantennero i loro valori distintivi: nella sfera militare le loro preferenze erano estremamente conservatrici. La spada di un guerriero Rajput era il suo bene più prezioso, custode del suo onore e delle sue donne, il mezzo per la fama e la liberazione spirituale. L’armeria di Mehrangarh ci aiuta ad entrare in un mondo sconosciuto con una tradizione di coraggio e sacrificio conservata nella musica e nella poesia che era così estrema che gli studiosi hanno lottato per concederne l’esistenza. Questo libro radicale sfida l’ortodossia di armi e armature ed è una lettura essenziale per studiosi, collezionisti e rivenditori interessati all’India e alla sua più ampia cultura.
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