Scultura Programmatica nel Terzo Reich

 143,00

Vol.1,for.24×33,pag.408,ill.271,b/n.171,col.100,lin.Ita

rilegatura cartonato

Disponibile su ordinazione

Add to Wishlist
Add to Wishlist

Descrizione

Il senso depravato della bellezza nella scultura nazista. Negli edifici di rappresentanza, la NSDAP, il «Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori» volle ostentare con imponente grandiosità la scultura accanto all’architettura. Le opere dei principali scultori del Terzo Reich (da Arno Breker a Georg Kolbe e a Josef Thorak, tra i tanti) conferivano una realtà fisica all’immaginario ideologico razzista della NSDAP, esempi della superiorità dei «tipi ariani». I primato della «bellezza» doveva far apparire lo Stato nazionalsocialista come tutore del «bello» e aprire la via alla selezione e al declassamento di coloro che non apparivano adeguati ai canoni di bellezza, individui classificati di «razza impura» o non sufficientemente «belli». Per Wolbert l’attrazione dei corpi nudi documenta quanto gli scultori nazionalsocialisti fossero implicati nell’immane annientamento perpetrato dal Terzo Reich. Edito in collaborazione con VAF Foundation.

Informazioni aggiuntive

Peso 3,5 kg
Editore

ALLEMANDI

Anno

2018

Autore

Klaus Wolbert

Spedizione/Shipment

in 10 Giorni/Days

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “Scultura Programmatica nel Terzo Reich”