Descrizione
Il Catalogo generale di Toti Scialoja, a cura di Giuseppe Appella, documenta l’opera su tela, ed occasionalmente su altri supporti rigidi, e le sculture realizzate tra il 1940 e il 1998.L’ampio corpus di opere viene ricostruito partendo dalla collezione dell’artista e da una assortita messe di cataloghi, libri, fotografie d’epoca spesso annotate e documenti (in primis la vasta corrispondenza) raccolti dall’artista nel corso dei decenni, il regesto biografico che lo ha visto docente e direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma dove ebbe come allievi molti artisti contemporanei tra i quali Pino Pascali e Jannis Kounellis. Tale materiale costituisce oggi la Fondazione Toti Scialoja di Roma.A questo primo imprescindibile nucleo, fa da supporto l’ordinamento di un lungo e fondamentale capitolo dedicato a Vita, opere e fortuna critica (dalla nascita a Roma nel 1914 al 30 aprile 2023) che consente – attraverso un certosino lavoro di scavo nelle biblioteche specializzate e negli archivi pubblici e privati, nazionali ed esteri, e di ricognizione nelle gallerie divenute negli anni punto di riferimento dell’artista, nei musei, nelle più diverse istituzioni, presso i collezionisti e le case d’asta – di ricomporre le tante vicende che hanno visto Toti Scialoja protagonista di disparate espressioni nella cultura del suo tempo, e di rintracciare, oltre a mostre e voci bibliografiche inedite, opere disperse o dimenticate, di completare o parzialmente elencare i dipinti e le sculture presenti nelle mostre, di stabilire in molti casi i passaggi di collezione. In questo, di aiuto sono gli scritti dell’artista che, in parallelo, ha svolto una intensa attività di teorico del proprio lavoro, spaziando in più campi espressivi: la poesia, la critica d’arte e letteraria, il teatro.Le schede delle opere, corredate dalle relative immagini, sono ordinate cronologicamente e danno conto del titolo, dell’anno di esecuzione, della tecnica e del supporto, delle misure, delle dediche, delle indicazioni, delle date, delle firme o delle sigle contenute sul recto del dipinto, trascritte specificandone la posizione.A seguire, le Note, utili per registrare quanto riportato sul verso del dipinto (titoli, anni e misure, di cui la scheda tiene sempre conto, commenti, etichette, timbri di gallerie e musei, dediche) e delle fotografie con autentica rilasciata dall’artista e poi dalla Fondazione Scialoja; le Collezioni, con i vari passaggi di proprietà, a partire dalla prima cessione da parte dell’artista, e la dicitura stabilita dal proprietario, pubblico o privato che sia; le Esposizioni, con la segnalazione, tra parentesi, di evidenti differenze di titoli, misure e tecniche; la Bibliografia, con l’informazione delle pubblicazioni in cui compare l’immagine dell’opera e, tra parentesi, come per le esposizioni, le differenze di titoli, anno, misure e tecniche.Negli anni Scialoja ha allargato la sua attività alle esperienze più avanzate della ricerca artistica internazionale e il suo ruolo di grande maestro viene oggi universalmente riconosciuto.
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