Descrizione
In occasione del primo decennio del regime fascista, Araldo di Crollalanza (1892-1986), potente ministro dei Lavori Pubblici, volle documentare le realizzazioni del suo Ministero con la pubblicazione del volume Opere Pubbliche 1922-1932. Egli chiamò per realizzarne la veste grafica il giovane architetto Attilio Calzavara (1901-1952), i cui requisiti apparivano sulle prime inadatti a un compito tanto ufficiale. Da questo strano incontro nacque un progetto editoriale memorabile. Numerosi documenti, oggi riapparsi, ne confermano l’altissima qualità e mettono in luce anche la fruttuosa dialettica sottesa tra la committenza e Calzavara: i 78 bozzetti pervenuti per le illustrazioni del volume sono un fantasmagorico caleidoscopio di icastica lievità che sfida la solenne gravità dei contenuti. Tuttavia la committenza seppe assorbire la provocazione, intuendone certamente la straordinaria potenza comunicativa, e operò la non facile scelta tra la cascata di immagini create con fantasiosa prodigalità da Calzavara.
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