Descrizione
Vetro murrino, da Altino a Murano indaga la storia del vetro mosaico o “murrino” dalle sue origini fino alla produzione contemporanea, creando una connessione ideale tra le due epoche e i due siti, la città progenitrice di Venezia e l’isola del vetro. Attraverso un excursus storico nei saggi di carattere archeologico di Margherita Tirelli, Paola Ventura e Luciana Mandruzzato, viene presentata una ricca panoramica sui reperti provenienti dai siti archeologici del territorio alto adriatico, in particolare da Altino, Aquileia e Adria.
Si tratta di esemplari di pissidi, balsamari e coppe dalle vivaci colorazioni, che testimoniano la produzione di vetro mosaico, anche soffiato, di epoca romana. Il saggio di Rosa Barovier Mentasti, oltre ad affrontare la delicata questione terminologica del termine “murrino”, dà ragione del legame ideale e della continuità storica tra la tecnica, decaduta nel tardo Impero romano e ripresa nel ix secolo in Mesopotamia, e il recupero dell’arte da parte dei vetrai muranesi dell’Ottocento. Il racconto delle sfide tecniche legate alla produzione del vetro murrino, nel testo di Cesare Moretti, chiarisce le tipologie e i metodi ancor oggi in uso a Murano.
Le opere in vetro murrino moderne e contemporanee, ospitate nel Museo del Vetro di Murano, la cui storia viene ripercorsa nel saggio di Chiara Squarcina, concludono idealmente il percorso, riconsegnando il senso del legame di quest’arte con Murano, ancora oggi luogo privilegiato della produzion
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