Descrizione
Scritto da due grandi studiosi e corredato da un ricco apparato iconografico (comprendente, fra l’altro, un nucleo fotografie scattate dallo stesso artista), il catalogo ragionato dell’opera di Édouard Vuillard costituisce uno strumento definitivo e fondamentale per la conoscenza dell’opera del maestro francese.
L’arte di Édouard Vuillard (1868-1940) abbraccia due secoli: protagonista di spicco del post-impressionismo, come Gauguin o Seurat, riveste un ruolo fondamentale nell’evoluzione delle arti decorative dopo il 1900 e poi nel “richiamo all’ordine” che segue alla prima guerra mondiale.
Di estrazione modesta, Vuillard si rivolge fin da giovane alla pittura, influenzato dal sintetismo caldeggiato dagli amici nabis Paul Ranson, Paul Sérusier, Maurice Denis e Pierre Bonnard; le sue opere degli anni novanta sono costruite con colori chiari e vivi, stesi in superfici piatte. Progressivamente la sua ricerca cromatica si affina e Vuillard si avvia al recupero di una concezione naturalistica della forma e della prospettiva, mostrando inclinazioni intimiste e predilezione per interni e scene di vita domestica.Inoltre, in sintonia con il programma nabis, Vuillard si dedica anche alle arti decorative e applicate: nel 1894, la commissione di nove pannelli decorativi da parte di Alexandre Natanson (fratello di Thadée, direttore della Revue Blanche), i celebri Jardins publics, porta Vuillard alla ribalta come brillante pittore decoratore. Cominciano i successi e Vuillard diventa uno dei pittori più in vista, per la gioia dei critici conservatori che vedono in lui il “salvatore” dell’arte francese.
L’arte di Édouard Vuillard (1868-1940) abbraccia due secoli: protagonista di spicco del post-impressionismo, come Gauguin o Seurat, riveste un ruolo fondamentale nell’evoluzione delle arti decorative dopo il 1900 e poi nel “richiamo all’ordine” che segue alla prima guerra mondiale.
Di estrazione modesta, Vuillard si rivolge fin da giovane alla pittura, influenzato dal sintetismo caldeggiato dagli amici nabis Paul Ranson, Paul Sérusier, Maurice Denis e Pierre Bonnard; le sue opere degli anni novanta sono costruite con colori chiari e vivi, stesi in superfici piatte. Progressivamente la sua ricerca cromatica si affina e Vuillard si avvia al recupero di una concezione naturalistica della forma e della prospettiva, mostrando inclinazioni intimiste e predilezione per interni e scene di vita domestica.Inoltre, in sintonia con il programma nabis, Vuillard si dedica anche alle arti decorative e applicate: nel 1894, la commissione di nove pannelli decorativi da parte di Alexandre Natanson (fratello di Thadée, direttore della Revue Blanche), i celebri Jardins publics, porta Vuillard alla ribalta come brillante pittore decoratore. Cominciano i successi e Vuillard diventa uno dei pittori più in vista, per la gioia dei critici conservatori che vedono in lui il “salvatore” dell’arte francese.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.