Descrizione
Willem Key è stato uno dei principali pittori di ritratti e di storia nell’Anversa del sedicesimo secolo. Nacque a Breda nel 1516. Seguendo le orme del fratello maggiore Wouter, Willem andò ad Anversa per diventare un pittore. Studiò sotto Pieter Coecke (1529) e più tardi, come Frans Floris, apprendista nel laboratorio di Lambert Lombard a Liegi prima di diventare un maestro libero nel 1542. Nel 1568, proprio quando aveva raggiunto la vetta delle sue capacità e godeva del patrocinio di personalità e istituzioni eccezionali, Willem Key è morto improvvisamente. Il biografo e pittore dell’artista Karel van Mander ci dice che Key è stata benedetta con “Sulcke edele gheesten”, una mente così nobile. E aveva una “mano di manoscritto”, una mano colta, come l’umanista e pittore di Bruges, Domenicus Lampsonius, ha pronunciato questo topos nel 1572.
Questa è la prima monografia per collocare Willem Key e la sua opera in un quadro storico. Dimostra perché la nobiltà, incluso il duca d’Alba e il cardinale Granvelle, lo consideravano il miglior ritrattista dei suoi tempi e perché gli umanisti di spicco vedessero i suoi numerosi dipinti storici come visualizzazioni eloquenti della teoria dell’arte contemporanea. La ragione per cui i colleghi di Willem Key lo consideravano un pittore eccezionale era la sua capacità creativa di battersi in un campo di gioco irregolare con gli artisti che erano stati in Italia. Nella sua riconciliazione della tradizione olandese con la maniera italiana che avanza rapidamente, Key ha afferrato lo spirito del Rinascimento come formulato da Alberti. La quintessenza dell’arte di Key ha ispirato numerosi artisti a suo tempo e in seguito, tra cui il gran maestro del barocco, Pieter Paul Rubens.
Mettendo in luce questo straordinario confratello di Pieter Bruegel, Pieter Aertsen, Anthonis Mor e Frans Floris e collocandolo nel tempo estremamente complesso e affascinante in cui visse, questa monografia e catalogo ragionato dell’arte di Willem Key restituisce l’artista al suo legittimo posto nell’arte di Anversa del sedicesimo secolo.
Il libro contiene anche un’appendice delle molte nuove opere di Adriaen Thomasz. Chiave che è stata scoperta dalla pubblicazione del catalogo dell’opera di Adriaen in questa stessa serie nel 2007.
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