Descrizione
Valerio Castello (1624-1659), figlio del pittore manierista Bernardo, è senza dubbio una delle figure di spicco della pittura genovese del Seicento, nonostante la brevità di una carriera interrotta a soli trentacinque anni dalla morte precoce. Superato l’interesse per il naturalismo, Castello deve la sua celebrità a soggetti mitologici e religiosi, espressi con colori intensi e una forte drammaticità compositiva, in tele, disegni, incisioni e affreschi che sono il preludio alla grande stagione del barocco a Genova.
Le sue opere sono conservate nei più prestigiosi musei italiani e internazionali («Il ratto delle Sabine», Firenze, Uffizi; «Vergine e Bambino con san Giovanni Battista», Londra, National Gallery; «La strage degli innocenti», San Pietroburgo, Ermitage) e in importanti collezioni private. Un testo fondamentale e definitivo sull’artista, che offre l’analisi della sua fortuna presso i collezionisti e gli estimatori di ogni tempo e il catalogo completo delle sue opere e delle collaborazioni.
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